Bestcreativity, noto servizio per la realizzazione di progetti grafici, aggiunge la possibilità di lanciare contest per la realizzazione di temi grafici per WordPress, con valore minimo di 250,00 euro.
Il funzionamento è semplice, il committente apre un contest con i brief del progetto e inserisce quanto vuole spendere, gli sviluppatori propongono il proprio lavoro ed uno sarà scelto.
Il budget minimo potrà sembrare basso ma, spesso si tratta solo di apportare piccole modifiche a temi già esistenti rilasciati in GPL, quindi non fatevi fuorviare, non è una scelta per sfruttare; naturalmente ogni sviluppatore di temi farà i propri conti e verificherà se le richieste sono compatibili con il compenso promesso.
Altre informazioni sul blog di bestcreativity.
5 commenti su “Bestcreativity – ora permette di lanciare contest per la realizzazione di temi per WordPress”
io2c
3 Novembre 2010 at 21:47Ottima iniziativa! Sviluppo siti utilizzando il core di WP, quindi questa cosa mi interessa molto. Grazie per la segnlalazione…
Luca B.
9 Novembre 2010 at 00:33Ah, bello!
Così i committenti si potranno far fare un sito con un tozzo di pane, senza pagare la giusta professionalità?
Che l’è la marchionne mania?
davide
19 Novembre 2010 at 11:34Non si tratta di marchionne-style, il mercato è globale e 250 euro per un web designer indiano sono ben diversi dai 250 euro per un web designer italiano.
Io credo che non ci si possa lamentare di iniziative come queste, perchè comunque sono un’opportunità che si può scegliere se cogliere o meno.
ska
21 Maggio 2013 at 18:23Da cliente me ne guardo bene da richiedere servizi creativi a BestCreativity. Tutto si svolge in ambiente di bassissimo profilo culturale. Non c’è alcuna privacy che tuteli sia il cliente che i creativi. Nella sezione “naming”, vengono proposte fino allo spasimo non solo idee copiate all’interno della stessa gara, ma vengono ripescati nomi che hanno vinto contest precedenti, variati di una sola lettera e rigettati in pasto al malcapitato cliente. Totale deregulation intellettuale.
[…] Link: il comunicato di WordPress Italy […]