Cosa considerare quando si sceglie un pasto sostitutivo

Quando si intraprende un percorso alimentare finalizzato a perdere peso, uno degli errori più comuni è quello di voler affrettare le cose con la speranza di raggiungere rapidamente gli obiettivi prefissati. Questa idea può portare a fare scelte sbagliate e dannose o a puntare su programmi miracolosi che promettono risultati straordinari.

La verità è una sola: per dimagrire e ottenere una forma fisica ideale è necessario svolgere regolarmente attività fisica e seguire una dieta sana e bilanciata nel tempo. Accanto a queste due fondamentali necessità, si possono inserire nel proprio programma alimentare una giusta quantità d’acqua e i pasti sostitutivi, alimenti che forniscono un pasto completo dal punto di vista nutrizionale, ma con un contenuto calorico controllato.

Questi sostituti dei pasti garantiscono un adeguato apporto di nutrienti essenziali, sono pratici e comodi (soprattutto per chi ha poco tempo da spendere in cucina o mangia spesso fuori casa) e assicurano risultati sostenibili nella perdita e controllo del peso. In questo articolo analizziamo quali fattori considerare nella scelta di un pasto sostitutivo.

L’apporto nutrizionale dei pasti sostitutivi

Un pasto sostitutivo, per essere non solo efficace ma anche sicuro e sano, deve rispettare requisiti precisi di composizione ed etichettatura, stabiliti dal Regolamento (UE) n. 609/2013 e regolamentati e valutati dalla EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).

Secondo la Legge, l’apporto calorico per porzione deve essere di 200-250 kcal, mentre l’equilibrio tra i macronutrienti deve garantire tra il 25% e il 50% dell’energia totale fornito da proteine e grassi non superiori al 30% dell’energia complessiva.

Inoltre, in ogni pasto sostitutivo devono essere presenti almeno 13 vitamine e 11 minerali, per prevenire carenze nutrizionali e mantenere i livelli di energia durante la giornata. Queste regole assicurano che i sostituti dei pasti non siano solo ipocalorici, ma anche completi e sicuri per l’organismo.

Gli ingredienti dei pasti sostitutivi

Un altro fattore da considerare nella scelta di un pasto sostitutivo sono gli ingredienti che lo compongono.

Prima di acquistare questi alimenti è quindi essenziale leggere con attenzione l’etichetta, in modo da puntare su prodotti formulati con materie prime naturali (come legumi o cereali), privi di sostanze poco sane (grassi idrogenati o coloranti in eccesso) e ricchi di fibre, che aiutano a mantenere il senso di sazietà più a lungo, oltre ad avere benefici diretti sull’organismo.

Puntare su pasti sostitutivi realizzati con materie prime di qualità influenza direttamente i vantaggi nutrizionali.

La praticità dei pasti sostitutivi

Trattandosi di sostituti dei pasti, questi prodotti devono garantire non solo un alto livello di praticità, ma anche una buona dose di soddisfazione gustativa. In caso contrario, c’è il forte rischio di abbandonarli subito.

Il consiglio è quindi quello di optare per un formato che possa risultare comodo per le proprie abitudini (frullati, barrette, zuppe, snack, ecc.) e in linea con i propri gusti personali.

La funziona dei pasti sostitutivi

Infine, prima di scegliere il pasto sostitutivo, è essenziale valutare qual è la sua finalità.

Se l’obiettivo è perdere peso, è possibile, sempre dietro consulto medico, consumare fino a 2 pasti sostitutivi al giorno (meglio a colazione e pranzo o colazione e cena) per non più di tre settimane continuative.

Se, invece, si desidera seguire un percorso di mantenimento del peso, è sufficiente assumere 1 pasto sostitutivo al giorno.

In ogni caso, i pasti sostitutivi non devono mai essere una soluzione a lungo termine e devono sempre essere assunti seguendo i consigli di un professionista. Vanno, infine, inseriti in una dieta varia ed equilibrata e in uno stile di vita sano associato ad una regolare attività fisica.

Gestione cookie